Egitto [1995-1997-1999-2012]

Sharm-El-Sheik 1995/1997
Ras Mohammed 1995
Dahab 1995/1997
Il Cairo 1997
Hurgada e Luxor 1999
Marsa Alam 2012
L’ Egitto è un paese musulmano per cui se ci volete andare attenetevi agli usi e costumi del luogo (regola ferrea!). La lingua principale è l’arabo, ma capiscono l’inglese e sul Mar Rosso anche l’italiano. La moneta ufficiale è la Lira Egiziana. Il clima estivo è molto secco e la temperatura elevata. Papiri,essenze, pietre dure i souvenir tipici.
Sharm-El-Sheik 1995/1997 (Il mare di corallo)
Alla fine dell’Agosto 1995 vidi per la prima volta (delle quattro totali) l’Egitto ed il Mar Rosso. La vacanza fu programmata all’ultimo e ovviamente risultò meglio così. A Sharm-El Sheik (d’ora in poi dirò solo Sharm) ci sono molti alberghi (al 50% italiani) in costruzione (credo che nel 2000 sia scaduta la concessione edilizia governativa ma dubito che verrà rispettata…). Tutti gli alberghi sono notevolmente lussuosi ma non cari (rispetto lo standard italiano, ovviamente).
Nel ’95 e nel ’97 alloggiammo al Cataract (!) Resort Club, un albergo con chiostro e piscina con cocktail-bar al centro dell’acqua (molto rilassante tornare dal mare e buttarsi in piscina per raggiungere a nuoto il barman per un drink!). Premetto che le vacanze sul Mar Rosso sono tipicamente destinate al relax (anche se, volendo, si possono compiere alcune escursioni ed il mare permette e merita nuotate lunghe e bellissime immersioni).
Torniamo alla vacanza del ’95: Dopo essere atterrati e aver scoperto che alle 22 la temperatura era di circa 30°, ci trasferimmo via bus all’albergo. La prima sera, in piscina, l’animazione dell’albergo (in persona di una bionda torinese a nome Laura) fece le presentazioni ed ebbi (insieme a Moni e Vit) la possibilità di conoscere due ragazze di Milano (X & Y, viva la privacy). Dopo aver travisato l’atteggiamento di Laura (anche se ci scappò una serata in spiaggia a lume di luna…) feci un po’ il filo a X ma fu come sbattere (ripetutamente) contro un muro a 100 all’ora…era semi-fidanzata e quindi nella fase peggiore in cui puoi conoscere una ragazza! Vabbè…
Dopo aver visto il mare di Naama Bay (la baia degli alberghi) capimmo subito che occorreva spostarsi da qualche altra parte. Fortunatamente sapevo da fonti fidate che a circa 5km via taxi si poteva arrivare alla spiaggia libera (all’epoca) di Shark Bay. Ci organizzammo con le due pulzelle in modo da dividere le spese di trasporto (se non ricordo male 10 lire egiziane – 5.000 Lire italiane -2,5 Euro insomma…per andata e ritorno a testa!). I taxi, come in Marocco, sono tutti Peugeot, in questo caso station wagon, a 7 posti e hanno sedili incredibilmente rivestiti di pelle di capra nonchè accessoriati con tremila pendagli sul retrovisore. Il viaggio tra Sharm e Shark Bay si svolge in parte su asfalto e in parte su strade bianche (la parte più divertente!)
Shark Bay (era) è bellissima. La spiaggia non (era) è affollata, ci sono degli ombrelloni in paglia, un ristorante/bar piccolo che cucina discretamente fritti misti, patatine, pollo e pane in stile carta-musica. Il mare è fan-ta-sti-co! C’è la barriera corallina su cui è vietato camminare – ma lo fanno tutti, purtroppo – quando c’è bassa marea (l’acqua è al massimo 2 cm sopra i coralli e circa 1mt quando la marea è alta). I coralli assumono colori diversissimi e favolosi: giallo, blu, viola, rosso, azzurro, verde e bianco. Il mare è pieno di pesci coloratissimi di tutti i tipi: sembra di nuotare in un acquario! Una cosa: partite da casa con pinne, maschera e boccaglio, in Egitto sono cari quelli noleggiati e se non ve li portate vi perdete la cosa migliore del Mar Rosso!
Siccome sono stato più volte in Egitto e sempre in Estate ecco alcune precauzioni da seguire…Il clima è desertico e quindi secco. La temperatura più alta si ha nel primo pomeriggio e può raggiungere i 50° (al sole) e tranquillamente i 40° all’ombra. Se comunque avete l’accortezza di non stare come lucertole ad ustionarvi, si resiste tranquillamente…non è come da noi che a 35°soffochiamo…qui non c’è umidità. Occorre per i primi giorni spalmarsi ben bene di crema solare ad alta protezione (anche se come me avete la pelle olivastra) e possibilmente per i primi 2/3 gg. fate il bagno con la maglietta (non scherzo!). Dopo che avrete una discreta abbronzatura regolatevi secondo vs.discrezione ma state attenti perchè è facile spellarsi e scottarsi come se foste appena arrivati anche dopo una settimana di sole e bagni.
La maledizione di Tutankamon (alias di Montezuma in Messico ecc.ecc.): la temuta dissenteria… L’importante è non bere acqua che non sia sigillata, non mangiare frutta e verdura fresche ed evitare pure di pasticciare o di bere, ad esempio, il latte fresco. Se anche seguendo le regole base avrete il “cagotto”, evitate di frequentare le piscine!!! Nel ’97 invece, ebbi il problema contrario e tornai a casa dopo aver mangiato di tutto e bevuto di tutto (succhiando anche i cubetti di ghiaccio!) riportando la vittoria su Tutankamon… Poi però mi beccai una bella cistite! (uomo avvisato…).
La vita di Sharm, a parte il mare, non offre molto se non qualche negozietto (in cui tutti parlano benissimo l’italiano), qualche discoteca ed il casinò. Da Sharm sono effettuabili alcune escursioni. C’è la classica cammellata (dromedariata in realtà) con tè nel deserto (fatta), il giro in jeep nel Canyon Colorato (fatto), il Monastero di S.Caterina sul Sinai (fatto) e la scalata del Sinai a piedi (siamo mica matti!). Da Sharm si può anche andare fino a Luxor in aereo (ne parlo poi) o Il Cairo (aereo o bus, indovinate come ci siamo andati noi…)
Torniamo un momento a Sharm: nel ’95 quando tornai a Milano soffrì di un rifiuto totale della vita milanese e dei suoi ritmi frenetici, per cui nel ’97, appena ne ebbi l’occasione, ci tornai. Stesso albergo e stessa spiaggia a Shark Bay, ma sorpresa, ci stavano costruendo un mega-villaggio, per cui, la spiaggia era diventata a pagamento (peccato). Nel ’97 conoscemmo una ragazza (che sembrava single ma non lo era) e ovviamente mi presi un’altra cotta. La chiamerò Z. Z era (è ancora,immagino) molto carina e dolce e aveva lasciato il tipo a casa (o meglio…lui era in vacanza a Rimini con gli amici – chissà come mai…).
Siccome alla partenza da Malpensa ci avevano accompagnato delle donne (eh eh eh!), Z credeva che fossi impegnato, per cui non aveva paure… Ok, arrivo al dunque…non ci ho combinato niente anche se il feeling era alto, oltretutto il suo tipo mi è stato subito sulle palle (forse ha ragione chi dice che con le donne occorre fare lo str…) ma è comunque stata una piacevole compagnia (le stavo molto simpatico ma è il mio destino con le donne… io le diverto, le”scaldo” e gli altri…)
Ras Mohammed 1995 (Il pesce Napoleone)
Ras Mohammed è un parco marino naturale. Non è molto lontano da Sharm e ti ci portano in pulman: unico accorgimento è quello di portarsi il passaporto poichè si entra in zona franca (a ridosso di Israele). Il posto come spiaggia non offre molto ma il mare è notevolmente diverso dalle altre coste sul Mar Rosso. Infatti il fondale oltre la stretta barriera corallina non è alto i soliti 4/10 mt bensì è subito un abisso blu di 150 metri ! Di pesci anche qui a bizzeffe e tutti cercano di incontrare il mitico pesce Napoleone, che si chiama così perchè ha la testa a forma del cappello del famoso imperatore. Portarsi da bere e creme solari in abbondanza, non c’è molta ombra…io non ho visto come alcuni asseriscono neanche gli squaletti e i barracuda, sarà…
Dahab 1995/1997(La città dorata)
Dahab si trova a circa 60 km nord-est da Sharm. anche qui occorre il passaporto. Si può tranquillamente andarci in taxi. Dahab (che in arabo significa”d’oro”) è da considerarsi meta notturna poichè durante il giorno può piacere solo a chi sa andare in windsurf (da qui si capisce che sia molto ventilata). Dahab è meta soprattutto di olandesi ed inglesi, assomiglia un po’ ad una moderna Woodstock o a certi luoghi rimasti “hippy” come Formentera. Ci sono molti locali (soprattutto dove bere e ascoltare musica) e sono tutti all’insegna del reggae (c’è pure un Hard Rock Cafè). Un altro aspetto di Dahab è quello di poter acquistare souvenir a prezzi più bassi rispetto a Sharm (soprattutto i papiri che ogni italiano si porta a casa, me compreso!). A me Dahab, pur essendo abbastanza sporca, è piaciuta perchè c’è un’aria di pace generale che mancano alle mete più turistiche come Sharm (città votata a venderti pure la sabbia, se possibile).
Il Cairo 1997 (Abbasso la musica egiziana…)
Nel ’97 oltre alla fantomatica Z conoscemmo anche tre amici di Milano (2 donne ed un uomo) che cia ccompagnarono a vedere la capitale egiziana. Ovviamente scegliemmo la via più alla “Indiana Jones” e cioè quella del bus dei pendolari che tornano da Sharm a casa… Si partì dal Mar Rosso alle 23.00 e l’arrivo previsto ad Il Cairo era alle 7.00 del mattino dopo (come infatti fu). Il problema di questo viaggio fu subito chiaro: il bus era al 99% occupato da ragazzi impiegati come camerieri negli alberghi di Sharm, per cui l’autista se ne sbatteva di noi turisti o delle nostre esigenze, pur avendo una guida che faceva da interprete…
Verso l’una di notte (dopo aver tentato di chiudere ogni boccaporto d’aria condizionata che manteneva la temperatura attorno ai 15° e di essere stato redarguito per questo dall’autista) cercammo di metterci a dormire sui nostri sedili… Non appena chiudemmo gli occhi, l’autista si preoccupò d’insegnarci quale fosse il suo gusto musicale accendendo a tutto volume l’autoradio! A parte il colpo apoplettico iniziale, la musica era veramente lagnosa ed insopportabile, indi per cui obbligammo il nostro interprete a intercedere per noi presso il simpatico guidatore, il quale abbassò per circa 1 minuto la radio e poi visto che stavamo per addormentarci la rimise a volume discoteca per il resto del viaggio…
Arrivati al Cairo eravamo morti… (peccato davvero): ci portarono a visitare la cittadella di Saladino, la moschea di Mohammed Alì (non ridete, grazie, si chiama proprio così) dove all’interno a momenti stramazzai per l’odore di piedi ed infine a Giza. Le piramidi sono fantastiche, maestose e uniche. La Sfinge me l’aspettavo più grande. Sono entrato anche nella Grande Piramide (di Cheope o Chefren a seconda delle lingue) e ho visto la Stanza del Re. La prospettiva del cunicolo in cui ci s’intrufola per salire è davvero strana… Peccato che di quest’atmosfera egizia gli attuali abitanti del posto non sappiano nulla e cerchino solo di rifilarti souvenir idioti o di farti salire sul cammello…
Dopo un bellissimo tour al Museo Egizio per vedere i tesori di Tutankamon ed altre migliaia di cose interessantissime (e dove una settimana dopo fecero saltare una bomba…) ci portarono a vedere la zona dei negozi ma capitammo il giorno della festa del cugino di Maometto, per cui oltre ai soliti 15 milioni di abitanti , quel giorno Il Cairo ne ospitava almeno altri 2!!! Un caos pazzesco!!! Il Cairo meriterebbe più giorni (e solo per il Museo bisognerebbe considerare almeno tre giorni di visita) ma la gente diventa (purtroppo) ben presto troppo invadente per i gusti occidentali…
Hurgada e Luxor 1999
Stendo un velo pietoso sulla compagnia… comunque dico subito che Hurgada è meno bella di Sharm e oltretutto è più umida. Il mare è un po’ meno pescoso e attrattive in zona non ce ne sono (a meno che amiate farvi spaccare le chiappe su una jeep guidata da ubriachi nel deserto…). L’unico lato positivo di Hurgada è che vi permette di arrivare (più a sud) a Luxor, alla Valle delle Regine e quella dei Re. Non ricordo in quale anno (forse il ’97 o il ’98) ma la Valle delle Regine è diventata scenario di un folle attentato contro i turisti presenti in loco. Da quel giorno il governo egiziano organizza vere e proprie carovane di bus che viaggiano in fila indiana e scortate da Hurgada fino a Luxor (per questo motivo il viaggio è piuttosto lungo e lento). A Luxor ci sono molte tombe e catacombe, la suddetta Valle delle Regine e un Palazzo (non ricordo il nome) pieno di obelischi e colonne. In parte Luxor mi ha deluso (anche se, obbiettivamente, non ero dell’umore giusto per gustarmi il panorama…)
Marsa Alam 2012
Una settimana di relax (l’ultima di Giugno) nello splendido resort Tulip Beach di Marsa Alam . Prenotato tutto con Phone & Go, voli charter Air Italy da Malpensa all’alba, siamo arrivati verso mezzogiorno all’aeroporto internazionale vicino a Port Ghalib.
E’ possibile entrare in Egitto con carta d’identità cartacea (non è valida quella rinnovata con timbro, attenzione!) e il visto (occorrono due foto tessera da portare con sè). Espletate le formalità doganali (un po’ di code) e riempiti alcuni moduli, ci aspetta il bus che distribuisce i turisti sulla costa. Nel nostro mezzo praticamente tutti siamo diretti al Tulip (solo 3 persone all’Hilton).
Ci spiegano da subito che non c’è differenza di fuso orario con l’Italia e dopo aver scaricato i bagagli davanti alla reception subito aperitivo di benvenuto e consegna chiavi. Da subito si denota estrema gentilerzza e disponibilità di tutto il personale, cosa che vale per tutta la vacanza e anche all’esterno del villaggio: siamo stati davvero contentissimi dell’accoglienza da parte della gente egiziana e non.
La stanza è spaziosa e il villaggio davvero bello: palme, piante, giardini curati, belle piscine (mai sfruttate!), spiaggia ampia e pulita con ombrelloni in legno e lettini con materassino. Tra l’altro l’hotel fornisce i teli mare intercambiabili ogni giorno, volendo. Per quanto riguarda l’aspetto alimentare la qualità, varietà e quantità sono elevate anche se, occorre ovviamente adattarsi ad un gusto differente da quello molto esigente degli italiani. Si riesce comunque a mangiare senza problemi, magari evitando frutta sbucciata e verdura fresca per evitare la maledizione di Tutankamen.
L’aspetto migliore della vacanza è ovviamente il mare. Barriera corallina preservata da un pontile lungo ben 750 metri (una bella passeggiata ma apprezzabile poichè c’è spesso vento e quindi, se ben protetti, il sole non stronca). Alla fine del pontile ci sono tre scale (due verticali e una rampa) ove entrare in acqua, appena oltre la barriera. Qui il fondale blu è già oltre la decina di metri. I coralli sono colorati e la varietà di pesci notevole.
Quest’anno per la prima volta ho visto una tartaruga marina (dall’esterno, peccato) ma, soprattutto, ho avuto la fortuna di essere stato sfiorato sott’acqua (in apnea) da un delfino: un’emozione pazzesca!
Ho avuto anche modo di saggiare l’assistenza sanitaria egiziana all’ospedale di Port Ghalib per colpa di uno strappo muscolare alla schiena che mi sono procurato con un movimento sbagliato in spiaggia. Devo dire che siamo rimasti stupiti e soddisfattissimi sia del personale medico dell’hotel (nonchè di Mohammed, incaricato locale di Phone & Go che è stato davvero eccezionale) che di quello all’ospedale: gentilissimi, precisi e veloci. Tra viaggio in taxi (15 minuti), visita medica con lo specialista coadiuvato da traduttrice da egiziano a italiano e viceversa – Sulia, una ragazza davvero molto gentile, preparata e simpatica, iniezione intramuscolare dal bravo Zacharias e consegna della ricetta con medicinali sul posto, tutto si è risolto in poco più di un’ora! Stupefacente!
In sostanza una vacanza rilassante in un posto che merita. Da qui ci sono possibilità di visitare Luxor e alcune baie e spiagge della costa, oltre la classica uscita in quad per il deserto. Da questa vacanza ci rimane un bel ricordo soprattutto degli egiziani, la consigliamo.
Che dire d’altro sull’Egitto? Non ho visto molte altre cose (Il Nilo, Abu Simbel, ad esempio mi piacerebbe vederle) e quindi il mio giudizio è per forza di cose relativo a quello che ho vissuto. Merita sicuramente il Mar Rosso poichè oltre che essere a sole 4/5 ore di volo da noi è ancora (non so per quanto) abbastanza naturale… Il Cairo con il Museo andrebbero sicuramente approfonditi…
mi fa veramente cagare questo sito e queste foto scoglionate
mi fa veramente cagare questo sito
Solo 3 cose:
1) Mi fa piacere che finalmente sei riuscito ad andare in bagno.
2) Ben 2 commenti per rendermi partecipe delle tue avventure intestinali, quale onore!
3) Non sei obbligato a leggere ciò scrivo nè tantomeno a commentarlo, anzi visto che dal commento “culturalmente elevato” avrai si e no 13 anni (o il tuo cervello ha questa età, al massimo) – evita di farlo. Sappi che comunque la mail è tracciabile e i commenti li posso cancellare quando ne ho voglia.
Non meriti neanche il mio saluto ma non ti darò la soddisfazione di abbassarmi al tuo livello insultandoti.
J
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